Ultima modifica: 26 Novembre 2015

Omaggio a Don Pino Puglisi

La notte del 15 settembre 1993 mentre rientrava a casa e stava per aprire la porta moriva Giuseppe Puglisi. Compiva gli anni, don Pino, quel 15 settembre in cui gli spararono: 56 anni. Fu trovato con le braccia come incrociate sul petto Un giornalista, in quei giorni, ebbe a dire che forse aveva avuto il tempo di un’ultima preghiera. Altri, che, forse, era stato l’uomo che gli aveva sparato a incrociargli le braccia sul petto: un gesto di rispetto per il primo sacerdote ucciso dalla mafia. Aveva detto, don Puglisi, quanto fosse “più difficile morire per dei nemici” e per mano della mafia era morto. Non era stato il primo in assoluto, ma il primo ucciso in quanto sacerdote. All’omelia della messa di commiato, il cardinale aveva detto queste parole:“Padre Puglisi è morto per aver avuto fame e sete di giustizia divina e umana. E’ morto per questa sete di cose giuste. Niente lo ha fermato: né morte, nè vita, nè presente, nè futuro… Niente e nessuno ha potuto impedire il suo grande amore per Dio che diventava, come dev’essere per ogni cristiano, interesse, solidarietà, servizio per quanti hanno bisogno di essere aiutati nel corpo e nello spirito”. Fu proclamato beato con il titolo di martire il 25 maggio 2013. Parroco nel quartiere Brancaccio, quartiere ad alta densità mafiosa, don Puglisi aveva concentrato i suoi sforzi sull’educazione dei ragazzi e dei giovani, per essi si era imbarcato nell’impresa del “Centro Padre Nostro” e guidava personalmente i suoi ragazzi, in massa, alle manifestazioni in memoria di Falcone e Borsellino.

“E’ importante parlare di mafia,- diceva- soprattutto nelle scuole, per combattere contro la mentalità mafiosa, che è poi qualunque ideologia disposta a svendere la dignità dell’uomo per soldi. Non ci si fermi però ai cortei, alle denunce, alle proteste. Tutte queste iniziative hanno valore ma, se ci si ferma a questo livello, sono soltanto parole. E le parole devono essere confermate dai fatti”. “Bisogna cercare di seguire la nostra vocazione, il nostro progetto d’amore. Ma non possiamo mai considerarci seduti al capolinea, già arrivati. Si riparte ogni volta. Dobbiamo avere umiltà, coscienza di avere accolto l’invito del Signore, camminare, poi presentare quanto è stato costruito per poter dire: sì, ho fatto del mio meglio”

“Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”

In occasione della ricorrenza della data di nascita e morte (15 settembre 1937 – 15 settembre 1993) di Padre Pino Puglisi e, in continuità con le attività promosse dal Centro di Solidarietà “Nicola Coppola” con il Progetto “Young Factor – Insieme per un compito”, progetto realizzato con il cofinanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dip. Gioventù – l’I.I.S.S. “P.Mattarella- D.Dolci”, nell’ambito delle attività legate ai lavori della commissione permanente “Cittadinanza attiva e legalità”, ha il piacere di ospitare martedì 15 settembre alle ore 9,30, presso l’aula magna della sede centrale, un incontro-testimonianza per rendere omaggio a Don Pino Puglisi. Lo scopo è quello di lanciare ai giovani all’inizio dell’anno scolastico 2015-16 un grande messaggio di giustizia, di libertà e di vita, un messaggio positivo che possa aiutare ciascuno a riflettere sul fatto che la legalità e la giustizia non sono cose astratte e lontane, ma qualcosa che possa accadere nella vita di chi decide di vivere in modo coraggioso e responsabile, affinchè “l’eroico possa diventare quotidiano e, il quotidiano eroico”.

Due le testimonianze dirette: la dott.ssa Giusy Pomara che ha conosciuto Don Pino Puglisi agli inizi del suo cammino sacerdotale a Godrano (PA); il dott. Valerio Montalbano che ha vissuto il dramma del proprio padre ucciso dalla mafia a Camporeale quando aveva appena 20 anni; infine l’intervento di Filippo La Porta, attore palermitano ci leggerà alcuni brani del poeta e scrittore contemporaneo, Mario Luzi, dedicati proprio a Don Pino e che ha fatto parte del cast del film “Alla luce del sole” dedicato a Don Pino Puglisi con Luca Zingaretti.

Saluti iniziali: dott.ssa Loana Giacalone – Dirigente Scolastico Istituto “P.Mattarella-D.Dolci”; il vice-sindaco, Salvatore Bologna- Assessore all’Istruzione del Comune di C/mare del Golfo; la dott.ssa Marilena Barbara, Assessore alle politiche giovanili, Ambiente, Pari Opportunità; Ignazio Spataro – Presidente del Centro Culturale “La Traccia”; Diego Lo Porto – Ass. volontariato Centro di Solidarietà “Nicola Coppola”

Il D.S. Loana Giacalone

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